Il progetto è stato finanziato dal programma ERASMUS+

Con l’ultima mobilità ad Atene, a cui hanno partecipato quattro dei 20 colleghi in totale che hanno preso parte al programma Erasmus, si è concluso il primo progetto di mobilità dell’ASP di Ragusa.

I partecipanti, selezionati attraverso un avviso interno, sono stati suddivisi in base alla conoscenza della lingua inglese e alla tipologia di corso da seguire, il progetto infatti prevedeva la possibilità di poter scegliere fra quattro corsi, tutti rigorosamente in inglese, di livelli e tematiche diverse. Le città europee coinvolte sono state tre: Atene, Barcellona e Budapest.

Il progetto non si è sostanziato soltanto in un’esperienza della durata di una settimana, in quanto, prima della mobilità in sé, i dipendenti dell’azienda, sono stati coinvolti in diverse fasi, prima fra tutte degli incontri con la coordinatrice del progetto, referente del Servizio di Internazionalizzazione e Ricerca Sanitaria, Dott.ssa Roberta Arnone, volti all’approfondimento della lingua inglese.

Il primo gruppo formato da coloro i quali, in sede di colloquio, hanno dato prova di possedere un’alta competenza linguistica, hanno seguito un corso sugli stili di leadership e la comunicazione efficace a Budapest. Il secondo gruppo è partito per Barcellona per seguire un corso di inglese amministrativo, mentre gli ultimi due gruppi sono stati a Budapest e Atene per seguire un corso di inglese di base.

Al progetto hanno aderito anche altri paesi europei, ragion per cui all’interno delle diverse classi formate, sono stati presenti studenti provenienti da tutta Europa, ciò ha permesso di poter parlare continuamente in inglese evitando la tendenza al code-switching fra connazionali e di approfondire la conoscenza di altre culture tramite il confronto in aula, nei momenti di pausa o in quelli dedicati ad altre attività.

I corsi infatti sono stati abilmente strutturati in maniera dinamica: generalmente la mattina è stata destinata alle lezioni frontali in cui approfondire le diverse tematiche di riferimento del corso, sia in maniera teorica che attraverso attività learning by doing ovvero esercizi pratici e di gruppo, validi strumenti di simulazione e strategie di collaborazione; alcuni pomeriggi durante la settimana, sono state previste delle attività culturali immersive, finalizzate alla conoscenza del territorio, che hanno costituito comunque un’ottima occasione di apprendimento della lingua inglese di tipo esperienziale.

Le scuole, tutte convenzionate con l’Europass Teacher Academy, si sono rivelate di alto livello qualitativo e i docenti, insieme allo staff di segreteria, hanno mostrato molta professionalità, preparazione e attenzione nella cura dei partecipanti, ogni giorno con la massima disponibilità.

Oltre al rilascio di un Attestato di partecipazione, le scuole delle varie sedi, hanno rilasciato a ciascun partecipante il “Libretto Europass Mobilità”, che oltre a costituire un riconoscimento delle competenze acquisite, rappresenta un valido strumento da aggiungere al proprio curriculum.

E’ auspicabile che altri colleghi potranno prendere parte a progetti simili in futuro poiché la conoscenza della lingua inglese, così come la conoscenza di altri approcci culturali, è di estrema importanza, soprattutto per le aziende sanitarie in cui è fondamentale l’aspetto della comunicazione anche con gli stranieri.
Si riportano di seguito le impressioni di alcuni partecipanti sull’esperienza Erasmus:

“L’esperienza Erasmus ad Atene è stata più bella di quanto immaginassi. Il corso è stato molto interessante, strutturato in modo dinamico e tutti quanti abbiamo imparato divertendoci e confrontandoci con persone di altri Paesi: francesi, polacche ed una ragazza spagnola. La città rappresenta davvero “la culla della nostra civiltà”. Storia, sirtaki, movida, profumi… passato e presente si fondono insieme. Grazie mille per questa esperienza” . (Alessandra Miccichè)

“L’Erasmus per me è stato un arricchimento non solo per una migliore conoscenza della lingua inglese, ma per l’arricchimento culturale su Atene, la Grecia e l Europa in genere, e per lo scambio umano con le persone conosciute. Anche la preparazione dell’Erasmus mi ha fatto sentire parte integrante di una Azienda in cui non sei solo un operatore… anonimo. Quindi ringrazio tutto lo staff che ha premesso questa esperienza per me unica”. (Linda Carfì)

“La mia partecipazione al progetto Erasmus kA122 dal titolo – Miglioramento delle competenze e gestione dello stress del personale sanitario- è stata per me una bellissima esperienza che mi ha coinvolto come persona nel miglioramento delle mie capacità relazionali e nelle mie competenze linguistiche. La coordinatrice del corso Dott.ssa Arnone ha saputo coinvolgere nella formazione di competenze linguistiche professionali con un approccio diretto ed efficace. Il corso residenziale a Barcellona dal 19 al 25 febbraio 2024 ha completato la mia formazione mettendomi nella condizione di una maggiore spontaneità e prontezza nella competenza linguistica” (Antonella Ragusa)

“L’Erasmus è stato per me un banco di prova perché mi sono dovuta relazionare con partecipanti provenienti da vari paesi europei e quindi la conoscenza dell’inglese è stata fondamentale. Di conseguenza la definisco esperienza stimolante a continuare l’apprendimento dell’inglese, ciò mi fa sentire ancor più cittadina europea e del mondo. Grazie Roberta e all’ASP RG per questa interessante esperienza che mi ha permesso anche di conoscere più da vicino altri colleghi e mi riferisco pure alle ore di lezione con te”. (Lucia Rita Falconieri)

“Esperienza utile professionalmente ma soprattutto umana. È stato bello condividere momenti con colleghi conosciuti e colleghi di altri paesi”. (Salvo Calcagno)

“Il progetto Erasmus mi ha permesso di vivere un’esperienza qualificante sotto tanti punti di vista: ho acquisito nuove competenze sia a livello professionale che personale come la gestione dello stress, il riconoscimento dei vari tipi di leadership e l’utilizzo di strategie di comunicazione efficace, ma soprattutto è stata un’occasione per mettermi in gioco e rispolverare il mio inglese. Il gruppo con il quale ho condiviso questi intensi giorni era eterogeneo per età e per professioni, ma si è dimostrato coeso e molto affiatato, non sono mancati infatti momenti di confronto sia rispetto ai contenuti del corso, che sulla lingua inglese. Auguro all’Azienda di replicare questo progetto in futuro in modo da dare la possibilità ad altri dipendenti”. (Marisa Pappalardo)

“Ho avuto la fortuna di partecipare al programma Erasmus KA122 e l’esperienza vissuta è stata in una sola parola: unica. Siamo stati ‘preparati’ a vivere al meglio questo momento di formazione all’estero dalla coordinatrice del progetto, dottoressa Roberta Arnone, con incontri settimanali mirati al miglioramento delle competenze linguistiche e delle ‘soft skills’. Ho frequentato per una settimana l’Europass Academy Barcelona dal 19 al 25 Febbraio 2024, al termine della quale ho conseguito l’attestato di partecipazione ‘English for School Administration and Non-Teaching Staff’ e qui ho avuto l’occasione di conoscere persone provenienti da altri paesi con lingue, culture e abitudini diverse dalle mie. È stato un momento di crescita personale molto importante che ha sottolineato l’importanza di fare parte della Comunità Europea e che allo stesso tempo mi ha insegnato tanto, lasciando un segno positivo nella mia vita, professionale e privata. Credo che tutti debbano fare un’esperienza di questo tipo almeno una volta e ringrazio infinitamente la dottoressa Arnone e lo staff dell’Asp che ha reso possibile tutto ciò”. (Valentina Chiarenza)

“È difficile non essere banali in questi casi. Certo, si potrebbe racchiudere il tutto in “esperienza unica”, ma cadremmo nella banalità di cui sopra. Partiamo dal presupposto che, almeno per me, fino a qualche mese fa, l’Erasmus era una cosa da universitari. Scoprire non solo di avere torto, ma comprenderne l’utilità in ambito lavorativo, personale e culturale mi fa sostenerne l’importanza e sperarne la diffusione. Appurato ormai che il cosiddetto Lifelong Learning è realtà e abbandonata l’idea, autolimitante per lo più, che si possa imparare fino a una certa età, possiamo metterci in gioco, di fatto, ogni qualvolta lo desideriamo o ogni qualvolta il contesto ce lo richieda. E l’Erasmus è una buona occasione per farlo. Stimolare la lingua, scoprire culture, incontrare altre identità sono solo alcune delle potenzialità del Progetto che arricchisce, non solo i partecipanti, ma la comunità stessa”. (Matteo Cascino)

“Non avevo mai avuto occasione di partecipare ad un progetto Erasmus ed è stata la mia prima esperienza di mobilità europea sperimentata in ambito lavorativo. Per me ha rappresentato un’occasione di scommessa con me stessa per uscire dalla mia “comfort-zone” mettendomi alla prova condividendo un’esperienza con colleghi con i quali non avevo mai avuto alcun tipo di rapporto lavorativo. Ho trascorso dieci giorni con loro scoprendone tutte le qualità sia personali sia nell’ambito del progetto. In merito alle tematiche oggetto del progetto: “Transformational Leadership: How to Empower Followers and Communities” è stato interessante approfondire vari aspetti e concetti delle stesse, già ampiamente recepite dai miei studi, da applicare in ambito lavorativo, quali “Intelligenza Emotiva”, “Ascolto Attivo” ,“Empatia, “Mentalità di Crescita”, concetti che contribuiscono al miglioramento delle capacità dei dipendenti. Inoltre, di concerto con la nostra coordinatrice del progetto, Dott.ssa Roberta Arnone, abbiamo colto l’occasione per far conoscere ai docenti del corso un nostro prodotto agroalimentare, il “Cioccolato di Modica” che ha ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta). In rappresenta del Consorzio, come da specifica richiesta del Direttore Generale dello stesso, Nino Scivoletto, ho avuto il piacere di consegnare alla responsabile del Centro studi “CONVERZUM” di Budapest, nonché nostra docente, Tölgyesi Zsuzsanna, delle barrette di cioccolato di Modica e degli opuscoli informativi sulla storia secolare e le caratteristiche del cioccolato, e sull’adesione del Consorzio al progetto del “Passaporto Digitale”, un sistema che traccia il patrimonio informativo sulla storia del prodotto IG e connette in modo diretto filiera e consumatore”. (Cinzia Rando)

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