L'ASP di Ragusa coerentemente con quanto indicato dal Decreto Assessoriale n°435 del 25 Marzo 2015 "Approvazione delle linee guida sulla prevenzione del Gioco d'Azzardo Patologico", con delibera Aziendale ha istituito il Coordinamento Provinciale Permanente per il Gap (CPPGAP). In linea con gli obiettivi del piano operativo regionale sul gioco d'azzardo patologico, e grazie al finanziamento stanziato, l'ASP di Ragusa ha elaborato un progetto di intervento come previsto dal D.A.
Il progetto "Cura della Dipendenza da Gioco d'Azzardo Patologico" affronta la problematica del gioco d'azzardo che oggi rappresenta una patologia che ha un alto impatto socio-economico a livello nazionale. L'obiettivo generale è effettuare interventi di prevenzione per la tutela della vita e della salute.
Si prevedono molteplici attività, come: formazione, ricerca intervento, attività di prevenzione, istituzione di una unità mobile "CAMPER", realizzazione di uno spot televisivo, di una pagina Facebook e Istagram, pubblicazione di tutta l'attività e organizzazione di un convegno a livello regionale. A tal fine il suddetto progetto vuole evidenziare risorse presenti sul territorio, fornire informazione-formazione sui servizi territoriali che si occupano della cura e della riabilitazione dei soggetti con dipendenza da Gioco d'azzardo patologico con l'obiettivo di favorire la richiesta d'aiuto e far emergere i bisogni sommersi.
Il gioco d'azzardo rappresenta oggi una delle patologie legate alla dipendenza patologica a più alto impatto socio-economico. I dati epidemiologici fanno rilevare che in Italia quasi 20 milioni di persone giocano a giochi legali del monopolio dello Stato e un numero imprecisato gioca a giochi illegali gestiti dalla malavita organizzata. Il fatturato complessivo dei giochi legali si attesta a circa 90 miliardi di euro l'anno facendo si che "l'industria gioco" rappresenti la terza industria del paese e contribuisce a portare l'Italia ad essere la terza nazione per gioco al mondo.
Da un punto di vista sanitario i danni legati al gioco d'azzardo rappresentano sempre più una delle sfide sanitarie e sociali ad alta complessità in quanto vengono richieste competenze di più discipline e di più professioni rispetto al già difficile compito di riabilitazione che i Ser.T hanno per le dipendenze da sostanze d'abuso.
Le dipendenze senza sostanze rappresentano quindi una sfida moderna a cui il Servizio Sanitario non può sottrarsi anche se spesso in contraddizione con altre iniziative. I giocatori in trattamento presso le strutture pubbliche e private accreditate sono ancora pochi, tanti sono portatori di questo grande disagio, e non hanno ancora la critica adatta verso i loro comportamenti di addiction tale da potersi avvicinare alla richiesta di aiuto. Dall'altra parte i servizi pubblici e privati, pur sforzandosi per cercare di fare fronte a questa onda anomala, sono ancora impreparati ad affrontare un fenomeno di tale portata, pochi sono gli utenti in trattamento e scarsi sono i risultati in termini di efficienza ed efficacia dei progetti riabilitativi.
Abbiamo quindi un debito di conoscenza profondo e dettagliato dei meccanismi che portano al gioco d'azzardo dei posti dove si gioca e delle motivazioni e delle differenze tra i territori. Abbiamo un debito formativo che dobbiamo risolvere al più presto possibile ed abbiamo per ultimo il bisogno di rompere il monopolio della pubblicità nei confronti del gioco che è a nostro avviso monotematico e non perfettamente veritiero.
A tale scopo lo Stato ha previsto fondi aggiuntivi previsti dalla Legge del 23/12/2014 n°190 somma con la quale finanziare progetti destinati alla sperimentazione e alle modalità per la presa in carico di soggetti a rischio di tale patologia, quindi a garantire prestazioni aggiuntive di prevenzione, cura e riabilitazione rivolta alle persone affette dal Gap. Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di intervento da collegare il piano annuale previsto dal decreto regionale del Marzo 2015 e al lavoro del coordinamento provinciale sul gioco d'azzardo.
- Responsabile:
Dr. Giuseppe Mustile - Coordinatrice del Progetto:
Dr.ssa Monique Gentile - Equipe:
Psicologa
Assistente Sociale
Autista
Tecnico informatico
Statistico