COMUNICATO STAMPA N.  210  

IL COMMOVENTE RINGRAZIAMENTO DI DUE GENITORI AI MEDICI E AL PERSONALE SANITARIO DELL’OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II

 

“eccellenti qualità professionali messe in atto nell’effettuare un tale intervento chirurgico, pur facendo parte di Unità Operative differenti, hanno dimostrato una collaborazione, un affiatamento ed un coordinamento impeccabili. “

 

Ragusa, 23dicembre 2019 -  Abbiamo ricevuto oggi una lettera a firma dei genitori di un giovane ragazzo inviata per la ricorrenza del natale con la quale desiderano ringraziare i medici e il personale sanitario di tre Unità Operative del “Giovanni Paolo II”.

Si riporta di seguito la lettera. 

 

 

Al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale- arch. Angelo Aliquò

Al Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale-dott. Raffaele Elia

Al Primario del reparto di Ortopedia dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa-dott. Giorgio Sallemi

Al Primario del reparto di Pronto Soccorso dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa-dott. Aldo Polara

Al Primario del reparto di Medicina dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa-dott. Ignazio Pinelli

A tutti i medici e al personale sanitario

 

 Scriviamo  spinti  da un sincero e profondo sentimento di gratitudine.

In un momento storico in cui troppo spesso si sente parlare di malasanità in Italia, abbiamo potuto constatare l’elevato livello di competenze professionali dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa. Ci riferiamo in particolare alla Struttura Complessa Medicina e Chirurgia di accettazione ed urgenza (mcau), Struttura Complessa Ortopedia e Traumatologia, alla Struttura Complessa Medicina Interna.

Il 26 luglio nostro figlio ha avuto un brutto incidente con la moto che gli ha provocato una forte emorragia alla gamba e un profondo taglio quasi demolitivo.

L’intervento immediato, professionale e amorevole del dottor Giovanni Elia, che è immediatamente accorso sul luogo dell’incidente, ha permesso di attendere in sicurezza l’arrivo del 118 e di trasportare il ragazzo al Pronto Soccorso del “Giovanni Paolo II”, dove il medico di guardia e tutto il personale, già avvisati prontamente e dettagliatamente dallo stesso dottore Elia, hanno potuto prestare i primi soccorsi indispensabili per salvare l’arto.

Fin da subito ci è stato prospettato l’intervento chirurgico come unica soluzione al grave problema occorso. Davanti a un tale scenario, di grande impatto psicologico nonché fisico, i medici esperti e competenti del vostro ospedale e tutto il personale ci hanno rassicurato, facendoci sentire soprattutto il calore umano necessario in questi momenti e una grande professionalità. Questo ha consentito a noi genitori e al ragazzo di affrontare serenamente il momento dell’intervento e tutto il lungo percorso postoperatorio.

Seguito ed assistito anche psicologicamente e moralmente dagli straordinari medici del reparto di ortopedia e non solo, nostro figlio è stato sottoposto al lungo e delicato intervento che gli ha salvato l’arto. L’intervento è stato effettuato in un’unica seduta operatoria, durata circa due ore dalla dott.ssa Cecilia Casamichele, assistita dagli anestesisti e da tutto il personale di sala operatoria, nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2019.Tali operatori, oltre alle eccellenti qualità professionali messe in atto nell’effettuare un tale intervento chirurgico, pur facendo parte di Unità Operative differenti, hanno dimostrato una collaborazione, un affiatamento ed un coordinamento impeccabili. Le capacità professionali tecnico-chirurgiche di altissimo livello, la facile accessibilità ai rapporti con il personale medico, la disponibilità costante nel fornire spiegazioni e nel preoccuparsi di aggiornare noi familiari, hanno reso questo nostro evento meno amaro. 

A tutti coloro che hanno partecipato all’intervento e a coloro che indirettamente collaborano per alleviare le sofferenze degli ammalati, vorremmo esprimere la nostra gratitudine e rivolgere un affettuoso augurio di Buon Natale e di felice Anno nuovo, per averci accompagnato per mano alla fine di un tunnel difficile da attraversare.

Comiso,  19 dicembre 2019

Lettera firmata