L’ASP di Ragusa sarà presente alla seconda edizione di “Vittoria Comics & Games”, un evento legato al fumetto, ai videogiochi e alla cultura pop, che si terrà dal 6 all’8 settembre al Polo Fieristico della città ipparina. L’Azienda Sanitaria Provinciale avrà, così, l’opportunità di incontrare un’ampia rappresentanza di giovani e indagare l’utilizzo dei videogames nella pratica quotidiana, anche e soprattutto allo scopo di prevenire devianze e/o abusi, a partire dal cyberbullismo. Il dottor Giuseppe Raffa, responsabile dell’ambulatorio antibullismi dell’ASP di Ragusa, assieme a un paio di volontari del Servizio Civile, somministrerà ai presenti un breve questionario (attraverso form online) per capire abitudini e consumi, che successivamente saranno oggetto di ricerca e approfondimento.

“Qual è il rapporto tra i giovani iblei e i videogiochi? - si chiede Raffa - Quali sono i passatempi online più in voga tra i nostri ragazzi? Quanto tempo vi dedicano? Creano dipendenza, sollecitano ansia e depressione, come sostengono alcuni illustri studiosi? Oppure, anche nei giochi online dei nativi digitali, c’è del buono? Sono queste le domande cui cercheremo di dare le giuste ed esaurienti risposte attraverso il questionario da noi predisposto”. “Secondo il recente rapporto delle Nazioni Unite - prosegue il responsabile dell’ambulatorio Antibullismi - sarebbero circa 2,6 miliardi gli individui, uno su tre in tutto il pianeta, che si dilettano coi videogames. La cui industria genera un fatturato annuo di circa 16 miliardi di euro. Dunque, togliamoci dalla testa l’insana idea di strappare di mano device e videogiochi a un nativo digitale. Molto meglio affrontare la questione col dialogo e la conoscenza, cercando sempre di suggerire regole e orari da rispettare, sforzandoci di comprendere cosa scatta nella mente di un adolescente che fa i conti con l’attrazione fatale per i giochi elettronici”.

“Se usati con intelligenza - continua Raffa - i videogames sollecitano l’apprendimento, aiutano a sviluppare concetto di sé e personalità, allenano memoria e cervello, possono fungere da strumenti didattici importanti. Ma servono responsabilità e consapevolezza, sia da parte dei ragazzi che dei genitori. Certi videogiochi, come segnalato da alcuni analisti dell’ONU, possono diventare anche “una risorsa per incoraggiare i bambini e i ragazzi verso l’impegno sulle questioni ambientali”. Nessuna esperienza, quindi va dispersa; al contrario, tutte diventano utili per allargare il campo della nostra conoscenza”.