La lettera firmata da ventidue dirigenti medici dell’ASP di Ragusa e pubblicata dal quotidiano ‘La Sicilia’ in data 8 giugno, a pagina 28, mi onora e mi emoziona.
Mi onora perché è un atto non dovuto. Un segnale d’amicizia e di stima da parte di un gruppo di professionisti esemplari, con cui ogni giorno mi onoro di lavorare e ricercare soluzioni ai tanti problemi che si presentano lungo il percorso.
E mi emoziona, perché ritrovo in questa lettera uno spirito di forte appartenenza identitaria, un legame profondo e consolidato con l’Azienda che ormai da qualche mese, seppure in veste di Commissario, ho il compito e il piacere di dirigere; ma anche un’attenzione e sensibilità nei confronti dei nostri pazienti, che rappresentano lo stimolo e l’orizzonte dell’impegno quotidiano di tutti noi.
Questa lettera è la rappresentazione di una sanità pubblica che vuole garantire e tutelare la salute dei cittadini; che resiste ai suoi detrattori; che vuole riaffermare la verità, senza per questo nascondere criticità ed errori. Che ogni giorno si alimenta delle competenze di uomini e donne e dei loro sforzi per farla funzionare al meglio.
Ringrazio i dirigenti medici, perché in questi giorni di naturale amarezza, hanno riaffermato coraggiosamente l’importanza della sanità pubblica e i risultati frutto del lavoro costante e condiviso della nostra ASP.
Il Commissario Straordinario,
Giuseppe Drago